STUDIO LEGALE
SCAFETTA

Scuola sintomi influenzali covid

Scuola sintomi influenzali Coronavirus

di Michela Scafetta

La Circolare del Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, n. 30847 del 24/09/2020, nel far seguito alla Circolare n. 17167 del 21 agosto 2020 recante “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS – Cov. 2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” rappresenta uno strumento di riferimento, utile per gli operatori del settore scolastico e dei Dipartimenti di Prevenzione coinvolti nel monitoraggio e nella risposta ai casi sospetti e/o probabili e/o accertati di COVID – 19 nonché nell’attuare le strategie di prevenzione.

Dalla stessa, può ravvisarsi l’indicazione delle fasi da seguire prima del rientro dell’alunno e/o del docente presso l’Istituto Scolastico.

1) In presenza di sintomatologia sospetta, il pediatra di libera scelta ovvero il medico di medicina generale, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione ovvero al servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale.

2) Il DdPovvero il servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale provvede alla esecuzione del test diagnostico.

a) Se il caso viene confermato dal test, il Ddp si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le conseguenti procedure; infatti, il Ddp avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella parte interessata. Per il rientro in comunità, bisognerà dare la prova della guarigione clinica ovvero della totale assenza dei sintomi. Occorre l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un contestuale doppio negativo. (in caso contrario, la persona dovrà proseguire nell’isolamento).

Con il doppio tampone negativo, cesserà l’isolamento e l’alunno /l’operatore scolastico potrà essere reinserito. Questo rientrerà a scuola con l’attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o al rientro in comunità.

Ad ogni modo, il referente scolastico COVID-19 deve fornire al Dipartimento di prevenzione l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che sono entrati in contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione, con le consuete attività di contacttracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.

b) Se il test diagnostico è negativo, il pediatra o il medico curante valuta il percorso clinico – diagnostico più appropriato tenuto conto di tutte le circostanze (eventuale ripetizione del test) e comunque l’opportunità dell’ingresso a scuola. E’ possibile che il pediatra o il medico curante decidano di ripetere il test a distanza di due, tre giorni. Il soggetto deve, comunque, rimanere a casa fino alla guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test.

Qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, su valutazione del Ddp, questi sarà considerato un contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti (es. compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del DdP in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso.

Certificazioni mediche previste dalla Regione Lazio – ASL del Lazio

- Assenza per malattia superiore a 3 giorni, la riammissione nei servizi educativi/scuole dell’infanzia sarà consentita previa presentazione della idonea certificazione del Pediatra di Libera scelta / Medico di medicina generale attestante l’assenza di malattie infettive o diffusive e l’idoneità al reinserimento nella comunità scolastica

- Per gli studenti che frequentano la scuola dell’obbligo e la scuola secondaria di secondo grado, la riammissione dopo l’assenza scolastica di più di cinque giorni sarà consentita, previa presentazione della idonea certificazione del Pediatra di Libera scelta / Medico di medicina generale.

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Misure da adottare qualora un alunno a scuola manifesti sintomi riferibili a Covid-19:

le “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” (messe a punto da ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna) prevedono, nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19 in ambito scolastico, devono essere adottate le seguenti misure:

- informare subito il referente scolastico per Covid-19;

- avvisare subito i genitori dell’alunno;

- ospitare l'alunno in un’area apposita, in compagnia di un adulto che indossi una mascherina chirurgica;

- far indossare una mascherina chirurgica all'alunno se ha un'età superiore ai sei anni e se la tollera.

- Il personale scolastico potrà procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto.

Una volta riportato l’alunno sintomatico a casa, l’Istituto scolastico dovrà pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di isolamento.

Misure da adottare quando un operatore scolastico manifesti a scuola sintomi compatibili con Covid-19

Bisogna assicurarsi che l’operatore scolastico indossi una mascherina chirurgica; invitare lo stesso ad allontanarsi dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando il proprio Medico di medicina generale per la valutazione clinica necessaria. Il Medico curante in caso di sospetto COVID-19 richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione, che provvederà alla sua esecuzione e si attiverà per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti (rintraccio dei contatti, etc.). Gli operatori scolastici, come anche gli alunni, hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

Misure da adottare in una scuola dove un alunno o un operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi.

- Si deve effettuare innanzitutto una sanificazione straordinaria della scuola. La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura.

- Si devono chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione, aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell'aria nell’ambiente, sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni.

- Continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria.

- collaborare con il Dipartimento di Prevenzione, per agevolare le attività di contacttracing. Se un alunno/operatore scolastico risulta COVID-19 positivo, il Dipartimento di Prevenzione valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti come contatti stretti.

- La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità.

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