Riaprendo il mio blog, mi sono accorta che non scrivevo da molto. Oggi torno a fare quello che mi piace di più, scrivere sul mio diario. Faccio un lavoro che mi rende fortunata, mi fa conoscere molte persone e mi fa entrare nel loro intimo.
All’inizio non riuscivo a tirare una linea di confine, tra la mia vita e quella degli altri.
Spesso mischiavo i piani e facevo mie sensazioni e dolori dei miei assistiti.
Oggi con gli anni e la maturità ho imparato a distinguere i piani e a valutare le cose con occhi esterni.
Solo così si può difendere meglio  il proprio cliente ed è questo il motivo per il quale nessuno può essere avvocato di se stesso: l’obiettività è il segreto di una buona difesa.
Esattamente un anno fa, avevo pubblicato, sul mio blog, un articolo dal titolo: Il Covid ha salvato i matrimoni.
A distanza di 12 mesi, con una situazione pandemica stabilizzata, posso rispondere a quell’interrogativo che concludeva il mio articolo in questo modo:
tutto è tornato peggio di prima e quella confidenza che marito e moglie sembravano avere ritrovato durante il lockdown è sparita.
Così, in questo anno sono tornate da me molte coppie che erano sparite nel 2019. Speravo di non vederle più, speravo che avessero trovato soluzione ai loro problemi, ma evidentemente così non è stato.
Anzi, oltre a loro, sono scoppiate altre coppie in modo repentino e inaspettato.
Spesso, qualcuno mi chiede di scrivere di loro, di far conoscere a tutti come funzionano certi rapporti e così oggi torno a farlo.
Troverete forse nei miei racconti qualcosa di voi, perchè io ho la fortuna di avere sempre il doppio e a volte triplo punto di vista delle cose e dei rapporti coniugali: lui, lei e l’altro.
Si perchè a volte da me vengono l’altra o l’altro per tutelarsi o tutelare il compagno ufficioso…
Così in una calda mattinata romana di luglio, sono entrata in sala riunioni e ho visto loro: due amanti. Erano amanti prima del covid e sono restati amanti anche dopo, un pò invecchiati ma pur sempre amanti.
Li avevo ricevuti tre anni prima perché volevano essere seguiti nelle loro separazioni in modo che li accompagnassi fuori dalla clandestinità .
Allora mancava un requisito fondamentale: la volontà di uno di loro, ovviamente dell’uomo che non era ancora sicuro della strada da intraprendere.
Si erano riproposti di uscire alla luce subito dopo Natale del 2019, ma poi, vuoi per una scusa, vuoi per un’altra, sono finiti nel lockdown e poi nel covid e ora hanno deciso di uscire alla luce.
In realtà , lei era pronta a lasciare il marito e ad acquistare un casa per sé e per il suo amante e vivere felici e contenti.
Lui ancora non era pronto, alla mia presenza continuava a ripetere solite frasi, cliché dell’uomo che non vuole lasciare la propria moglie e quella confort zone a lui tanto cara.
Quindi, abbiamo deciso di rimandare tutto a settembre… come del resto molte coppie scoppiate fanno ogni anno.
E partendo da loro, vorrei esaminare, nei prossimi articoli, i punti di vista di Lui, Lei e l’altra nell’era post covid e nell’era dei tradimenti moderni, quelli virtuali.
Marzo 2020 ha dato un grosso colpo a quella che era una grande certezza: molti matrimoni si reggono sui tradimenti con terzi o quarti o con terzi e quarti.
La sopportazione della quotidianità è più facile avendo la possibilità di fuggire, questo è quello che mi hanno sempre confessato i miei clienti fedifraghi di professione.
Quel famoso 9 marzo 2020, quando ci hanno chiuso in casa, hanno vietato gli incontri occasionali o periodici o quotidiani con l’altro o l’altra e così gli unici che si sono salvati sono stati coloro che avevano relazioni virtuali, quelle che molti definiscono le migliori.
Anni fa, un film dal titolo Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese aveva già portato alla ribalta il tradimento virtuale, precorrendo quelli che erano i tempi moderni.
Durante il lockdown alla fine chi aveva una relazione virtuale ha continuato a mantenerla e forse l’ha pure rinforzata, tanto da credere erroneamente che la stessa potesse essere trasposta nella realtà .
Chi invece aveva una relazione extraconiugale tradizionale si è trovato in grossa difficoltà a gestirla e nel migliore dei casi si è trovato a litigare con l’altra mentre portava il cane a passeggio nei 200 metri da casa o mentre faceva la fila al supermercato.
Mi ricordo di un tipo che, in una di quelle file interminabili, discuteva al telefono giustificandosi perchè non era riuscito ad uscire nell’orario concordato per la canonica telefonata mentre la sua lei lo aveva fatto.
Il tradimento virtuale invece in epoca di lockdown non ha dato problemi, come del resto non ha mai dato problemi, in generale.
I rapporti che non trovano fondamento nella realtà vera sono quelli migliori, a detta dei miei assistititi.
Puoi gestirli da qualsiasi parte del mondo e serenamente ti permettono di conciliare la vita matrimoniale con l’evasione virtuale.
In altre parole in tempo di covid beati quelli che avevano fatto la transizione da tradimento reale a tradimento virtuale, per tutti gli altri crisi matrimoniali e crisi extraconiugali.
Non mi dimenticherò di un mio cliente che mi ha chiesto se poteva considerare congiunta l’amante perché doveva andare da lei e avrebbe preferito una multa piuttosto che una ramanzina da colei che lo allietava di tanto in tanto.
Ma qual’è il punto di vista di lui? Quale di lei? Quale dell’altro o altra?
Continua…