Sono aperte le adesioni all’Istanza rivolta al MIUR per chiedere l’indizione imminente di corsi di specializzazione sostegno riservati agli idonei dell’attuale ciclo rimasti fuori dai corsi del comunemente detto “TFA Sostegno” 2019/20 (IV ciclo)
Non si tratta di un ricorso ma di una semplice istanza rivolta al Ministero, tesa a salvaguardare le aspettative professionali di molti insegnanti, fondata sui seguenti presupposti:
- il diritto allo studio, alla formazione e alla specializzazione.
- l’alto numero di idonei prodotto dagli attuali TFA sostegno.
- l'urgente esigenza della scuola Italiana di docenti specializzati.
- la sentenza Tar Lazio 23 Aprile 2019 (discrepanza tra i posti banditi e il fabbisogno nazionale).
L’istanza è rivolta ai soli aspiranti dichiarati IDONEI alle selezioni per i Corsi di Specializzazione Sostegno agli alunni con disabilità che abbiano superato tutte le 3 prove nelle selezioni per il suddetto ciclo.
Come detto, l’istanza in oggetto non è un ricorso e prevede:
- Una procedura di sottoscrizione on line semplice e sicura.
- Nessuna incompatibilità con eventuali procedimenti giurisdizionali avviati.
- Nessun rischio di revocabilità del titolo di specializzazione acquisito.
- Iscrizione ai corsi senza alcuna riserva in caso di accoglimento della istanza da parte del MIUR.
Per informazioni su modalità, costi e adesione all'iniziativa inviare una mail all'indirizzo: tfa.sostegno.scafetta@gmail.com.
Stante l'elevato numero degli interessati, tutte le informazioni (comprese quelle economiche) saranno date esclusivamente via mail o attraverso questa pagina, che sarà costantemente aggiornata. Si prega pertanto di non telefonare, al fine di evitare la congestione delle linee.
Ovviamente solo chi aderirà potrà beneficiare di tutti i risultati che riusciremo ad ottenere attraverso questa e le successive eventuali azioni che porremo in essere, alle quali ciascun interessato potrà facoltativamente aderire.
È possibile aderire all'iniziativa entro il 25 settembre 2019
Viste le numerose richieste di chiarimenti in tal senso, appare opportuno ribadire che stiamo solo scrivendo una lettera al MIUR, pertanto non esiste alcuna questione di compatibilità con qualsiasi iniziativa, inoltre non esiste alcun obbligo a partecipare ad ulteriori azioni che dovessero derivare da questa.
Quindi, ricapitolando:
1. l'istanza è compatibile con qualsiasi ricorso pregresso;
2. chi aderisce all'istanza non è obbligato a proseguire con un'azione giudiziale;
3. qualora si prospettassero altre possibili attività, per chi ha già in atto un precedente ricorso si valuterà una eventuale incompatibilità.
Questa istanza è al momento l'unico modo per avviare un dialogo diretto con il MIUR per risolvere la questione, oltre che la sola strada utile ad accedere al TFA per merito e senza riserve.
Al contrario, il conseguimento del titolo di specializzazione attraverso una sentenza cautelare, comporta il rischio di perdere lo stesso titolo a seguito di una successiva sentenza sfavorevole.
La nostra iniziativa rappresenta un passo di estrema importanza anche in caso di non accoglimento, in quanto un eventuale diniego costituirà il punto di partenza per successive azioni da avviare attraverso canali mediatici e politici.
In ogni caso, valutate le circostanze che si presenteranno, si potrà decidere di promuovere un'azione legale.
Tantissimi aspiranti insegnanti di sostegno desiderosi di accedere ai corsi di specializzazione, sono oggi in attesa di poter esercitare il proprio diritto allo studio, alla formazione ed alla specializzazione, dopo aver superato tutte le prove e dopo essere stati dichiarati idonei dalle rispettive Università.
Tutto ciò proprio quando lo scenario scolastico attuale, evidenzia un ingente fabbisogno di insegnanti di sostegno, tristemente sproporzionato rispetto all'esiguo numero di colleghi che hanno avuto la sorte di rientrare nel numero posti bandito nell'attuale decreto.
A tal proposito appare inammissibile la condizione in cui le Istituzioni Scolastiche, al fine di sopperire alla carenza di insegnanti specializzati, continuino di fatto a convocare docenti non specializzati per le attività di sostegno dalle Graduatorie di Circolo e di Istituto, quando esistono insegnanti idonei, pronti ad iniziare immediatamente a frequentare in TFA per potersi specializzare a breve e garantire così maggiore professionalità, competenza e motivazione verso gli alunni con disabilità.
A ciò si aggiunga, all'apice del paradosso, che gli insegnanti idonei restano spettatori di tale situazione, dopo aver sostenuto gli ingenti costi imposti dalle Università per tali corsi, senza alcuna agevolazione in base al reddito.
Costi proibitivi soprattutto per i docenti precari non ancora titolari di cattedra, i quali avrebbero sicuramente meritato un ausilio da parte dello Stato, ai sensi dell'art. 3 della Costituzione Italiana “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ”.
Chiediamo un intervento urgentissimo in merito alla questione, per favorire concretamente l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, attraverso l'adozione di misure urgenti riservate agli idonei del IV ciclo, entro tempi brevissimi, che preveda l'inserimento degli stessi idonei negli attuali corsi di specializzazione da poco attivati dalle Università o che disponga corsi in nuove Università non ancora coinvolte, tra le tante che potrebbero rispondere con una offerta formativa adeguata.
Tale soluzione consentirebbe una serena frequenza a tutti e garantirebbe la conclusione dei percorsi di specializzazione entro la fine dell'anno scolastico 2019/2020, per una pronta immissione nelle attività scolastiche entro l'inizio dell'anno scolastico 2020/2021.
In tal modo gli insegnanti aspiranti docenti di sostegno vedrebbero concretizzarsi le proprie autentiche aspirazioni professionali e, allo stesso tempo, si risponderebbe efficacemente all'esigenza dell'intera Istituzione Scolastica Italiana di una migliore qualità dell'Inclusione.