È stato bandito l'atteso maxi concorso per docenti previsto dalla legge “Buona Scuola” che prometteva di mettere fine alla parola precariato, ma evidentemente così non sarà.
Secondo quanto stabilito dal MIUR, avranno diritto a partecipare al concorsone scuola solo i docenti in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento, risultando non idonei i precari storici, gli insegnanti di ruolo e i giovani laureati.
Gli insegnanti esclusi sono quelli appartenenti alle seguenti categorie:
1. Docenti con 36 mesi di servizio, non in possesso di titolo di abilitazione;
2. Laureati che non hanno avuto la possibilità di partecipare ad un percorso abilitativo;
3. Personale docente educativo già assunto a tempo indeterminato (vedasi L. 107, art 1 comma 110);
4. Abilitandi dell'ultimo ciclo TFA sostegno, e PAS ultimo scaglione;
5. Iscritti alla terza fascia graduatoria d'istituto;
6. Coloro che hanno conseguito la laurea prima dell'a.a. 2001/2002 (vecchio ordinamento);
7. Coloro che hanno conseguito la laurea dopo l'a.a. 2001/2002, non abilitati all'insegnamento;
8. laureati e possessori di un titolo di diploma conseguito presso le accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che nel concorso del 2012 non hanno avuto la possibilità di concorrere, in quanto la rispettiva classe di concorso non è stata indetta, ovvero è stata indetta per una Regione diversa da quella per cui nel 2016 si intende concorrere;
9. Coloro che sono in possesso di diploma di maturità magistrale indirizzo linguistico;
10. Laureati che stanno svolgendo o che sono già in possesso del titolo di dottore di ricerca.
Per consentire l'espletamento delle pratiche e il rispetto delle scadenze, è necessario fornire allo studio legale tutta la documentazione completa entro e non oltre il 25/03/2016.
Per partecipare al ricorso è necessario avere fatto domanda di ammissione al maxi concorso della scuola 2016.
La domanda di ammissione on line deve essere presentata entro il 30/03/2016.
Chi non ha i requisiti richiesti dal bando e che quindi deve procedere con il ricorso deve presentare domanda cartacea al MIUR. Questa domanda verrà redatta dallo studio legale al momento del conferimento del mandato e verrà spedita da ciuascun candidato ricorrente.
Il bando di concorso della scuola 2016 può essere impugnato, solo da coloro che hanno fatto domanda cartacea e sono stati esclusi, entro il 25/04/2016 (60 gg dalla data della sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale).
Pertanto è necessario agire immediatamente e nel rispetto delle scadenze sopra indicate, per permettere agli esclusi di partecipare con riserva al maxi concorso con una procedura sospensiva d'urgenza.
Ovviamente chi preferisce potrà effettuare un ricorso individuale, sempre rispettando le tempistiche indicate.
Questo studio non effettuerà un maxi ricorso ma, un ricorso collettivo con massimo 150 ricorrenti, al fine di garantire la tutela delle singole fattispecie e di mantenere un rapporto personale tra ricorrente ed avvocato, cosa che con un maxi ricorso di miliaia di persone è impossibile fare.
Per avere maggiori informazioni contattaci senza impegno, valuteremo la tua situazione e decideremo insieme cosa fare.
-- Avv. Michela Scafetta (titolare dello studio)
PRIMO PASSO
Il docente interessato al ricorso deve inviare una mail all'idirizzo info@studiolegalescafetta.it indicando i propri dati e illustrando la situazione.
In risposta riceverà il mandato da firmare e reiviare via mail. Alla mail dovranno essere allegate le seguenti scansioni:
SECONDO PASSO
Subito dopo lo studio legale fornirà il modello della domanda cartacea di partecipazione al concorso 2016 che il ricorrente dovrà spedire al MIUR e all’USR della regione per la quale intende concorrere con raccomandata A/R entro la data di scadenza prevista per l’iscrizione (15.03.2016).
Contestualmente all’invio della suddetta domanda il ricorrente dovrà versare i diritti di Segreteria, come previsti dal bando per tutti i docenti che vogliono concorrere.
Il versamento, di 10,00 euro, andrà effettuato alle seguenti coordinate Iban: IT28S01000 03245348013241000, intestato a sezione di tesoreria 348 ROMA SUCCURSALE, causale: regione – classe concorsuale/posto sostegno – nome – cognome - codice fiscale del candidato.
I diritti di segreteria vanno versati per ogni ordine e grado di scuola, per cui si desidera concorrere.
TERZO PASSO
Successivamente, entro e non oltre il 25.03.2016, il ricorrente dovrà inviare tramite mail le scansioni di tutta la documentazione che occorre allo studio legale per una corretta redazione del Ricorso:
A sostegno di quanto sopra, l’articolo 35, comma 3-bis, lettera a) del decreto legislativo 165/2001, introdotto con la Legge di stabilità 147/2013, riconosce la possibilità di indire un concorso pubblico con riserva, nel limite del 40% dei posti banditi, ai dipendenti a tempo determinato che, alla data di pubblicazione del bando, abbiano maturato almeno tre anni di servizio presso la stessa amministrazione pubblica che emana il bando di concorso.
Se da un lato è vero che il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, a partire dall’articolo 399, limita l’accesso agli abilitati, è altrettanto vero che tale disposizione è stata superata già nel “concorsone” del 1999. Una sentenza del Consiglio di Stato, infatti, stabilì che potevano partecipare anche tutti i laureati sino all’emanazione del bando di concorso.
Ciò è stato di recente ribadito, sempre dal Consiglio di Stato, attraverso la sentenza 15/2015, in occasione dell’ultimo concorso a cattedre con D.D.G. per il Personale Scolastico n. 82 del 24 settembre 2012 che, non a caso, è stato aperto a tutti i laureati.
Lo Studio Legale Scafetta da anni combatte per i diritti degli insegnanti e di tutto il personale scolastico e anche in questa occasione tutelerà gli insegnanti che vorranno mettersi in gioco e partecipare al concorsone della scuola.